Dopo la serata di inaugurazione, inizia a entrare nel vivo la 36esima edizione del Festival di Cinema Africano. Nel pomeriggio (su prenotazione) partono i laboratori del Museo africano in vicolo Pozzo, 1, a Veronetta, ispirati alla mostra d’arte contemporanea TINGA TINGA (magnifiche pitture che provengono dalla Tanzania, in esposizione fino al 27 novembre).
La sera si torna in sala, al Cinema Santa Teresa (via Molinara, 23 – Borgo Roma), per assistere alla proiezione di due prime visioni nazionali: il cortometraggio Un metier bien del regista algerino Farid Bentoumi, che abbiamo avuto l’onore di avere come ospite venerdì all’aperitivo con il regista e alla prima serata del festival con il suo primo lungometraggio Good luck Algeria; e il lungometraggio proveniente dal Marocco L’Orchestre des Aveugles del regista Mohamed Mouftakir.
I FILM: Un metier bien racconta come la morte della madre rappresenti per Hakim una svolta di vita. Svolta che lo porta a decidere di cambiare, di diventare un uomo migliore e finalmente trova un buon lavoro.
L’Orchestre des Aveugles è la storia di Houcine, direttore di un’orchestra popolare. Houcine vive con la moglie Halima nella casa della famiglia di lei, un luogo di convivenza vivace, dove una galleria di personaggi pittoreschi attraversano la storia al ritmo dell’orchestra e dei suoi ballerini tradizionali, i Chikhates. I musicisti della band, tutti maschi, sono spesso costretti a far finta di essere ciechi per poter suonare nelle case delle famiglie conservatrici marocchine, durante le feste riservate alle donne. Houcine è anche padre di Mimou; è molto partecipe alla formazione del suo primogenito e desidera il meglio per lui. Ma Mimou si innamora di Chama, la nuova domestica del vicino.
I REGISTI: Farid Bentoumi, allenato all’improvvisazione, lavora principalmente nel teatro, su testi di Novarina, Beckett, Brecht e Racine. Successivamente scrive in collaborazione con altri e dirige numerosi spettacoli teatrali propri. Vincitore del Premio Talent Cannes Adami 2003, recita in diversi cortometraggi e serie TV. Nel 2005 vince il Gran Premio della Giuria al Festival des Scénaristes. Dopo Un Autre Jour sur Terre, un cortometraggio surreale ed eccentrico, dirige El Migri, un documentario sulla sua famiglia franco-algerina, e successivamente Brûleurs, un corto selezionato in più di sessanta Festival e trasmesso su Canal Plus. Un metier bien è il suo terzo cortometraggio.
Mohamed Mouftakir: Figlio del grande violinista Houcine Mouftakir (detto Budra), Mohamed Mouftakir ha studiato letteratura inglese all’Università di Casablanca e successivamente ha seguito corsi di sceneggiatura, in particolare in Francia. Mohamed Mouftakir ha diretto numerosi cortometraggi con i quali ha vinto parecchi premi, fra gli altri anche al Fespaco di Ouagadougou nel 2009. Il suo primo lungometraggio, Pegasus (2010) ha vinto il Gran Festival di Tangeri 2010 e 4 altri premi (1° Attrice, Suono, Fotografia, e una Menzione Speciale). Ha vinto anche il premio per il miglior film al Dubai International Film Festival e il Gran Premio al Fespaco.