Il Festival del Cinema Africano di Verona nasce con l’intento, attraverso la valorizzazione della sua cinematografia, di promuovere il continente africano e di affrontare le tematiche ad esso correlate, riscattandolo dall’immagine di guerra e povertà a cui viene spesso mediaticamente ricondotto. Ne scaturisce uno sguardo “altro”, che proviene direttamente da chi vive e respira quotidianamente l’Africa.
Il Festival opera nei campi: della cultura, della socialità, dei diritti e della formazione. Attraverso proiezioni cinematografiche ed eventi (mostre fotografiche, convegni, spettacoli teatrali, concerti, etc.) promuove l’interculturalità e l’incontro, obiettivi ritenuti necessari per una crescita umana e sociale.
Obiettivo non secondario del Festival è anche la promozione di quella cinematografia d’avanguardia che fatica a trovare spazi di diffusione nei circuiti commerciali e che, grazie anche ai premi monetari erogati ai film vincitori, vuole contribuire in parte al sostegno del cinema indipendente. Un’attenzione particolare viene riservata alla cinematografia per i più giovani con lo Spazio Scuole e una programmazione dedicata agli studenti.
LA STORIA
Verona è stata la prima città in Italia a proporre un focus sul cinema Africano all’interno della 2ª settimana cinematografica internazionale organizzata dal Comune di Verona nel lontano 1970. Il 23 aprile 1981 si inaugurava a Verona la 1ª Settimana di Cinema Africano, organizzata dalla rivista Nigrizia e dal Centro Missionario Diocesano per dare un’immagine più vera e più critica dell’Africa, attraverso le storie e le immagini raccontate dagli africani stessi. Per diverse edizioni la rassegna ha proposto la cinematografia dei vari paesi africani, con l’ottica di conoscerne meglio i popoli e le loro culture.
Il punto di forza della rassegna era senza dubbio la possibilità di portare sugli schermi di casa nostra film ancora sconosciuti, ma soprattutto i registi stessi che, in un certo modo, diventavano i portabandiera di una nuova posizione sociale, culturale e anche politica. Benché tale rassegna, che nel 2000 vede l’appoggio del terzo promotore Progettomondo, si svolga prevalentemente sul territorio veronese, nel tempo avvia sinergie e collaborazioni con enti operanti sul territorio nazionale e internazionale.
Da allora ad oggi, anno dopo anno, sono arrivate più di 794 opere, tra lungometraggi, cortometraggi e documentari, il meglio della produzione del panorama cinematografico del continente africano. 231.826 spettatori, con stupore, hanno potuto sperimentare quanto il termine “cinema africano” sia improprio e inadeguato: film che spaziano dal Maghreb al Sudafrica passando per l’Africa sub-sahariana, dall’Africa francofona, a quella anglofona e lusofona, fino alla diaspora africana, per scoprire frammenti d’Africa sparsi ovunque. Ogni pellicola concorre a realizzare quel mosaico straordinariamente vario e creativo che continuiamo a chiamare “Africa”, ma che rivela il volto di moltissime Afriche.
Nel 2007 si sente maggiormente l’esigenza di supportare una cinematografia ancora troppo misconosciuta e marginalizzata, si passa quindi da rassegna a festival con l’istituzione di tre premi in denaro assegnati da due giurie ufficiali e dal riconoscimento del pubblico.
Dal 2009 viene costituito il Comitato Festival del Cinema Africano di Verona i cui promotori sono il Centro Missionario Diocesano con Fondazione Nigrizia onlus e Progettomondo, ai quali, nel maggio del 2014, si è aggiunta la Pia Società di Don Nicola Mazza.
Dopo 40 anni, il Festival si rinnova nel nome e nel format con 3 appuntamenti durante l’intero arco dell’anno:
CINELÀ Festival di Cinema Africano e oltre
- marzo con la Sezione VIAGGIATORI&MIGRANTI
- ultima settimana di giugno con AFRICA SHORT, il festival all’aperto con musica e cibo dal mondo
- autunno con la sezione EDUCATIONAL SPAZIO SCUOLE dalla scuola dell’infanzia fino all’università