Festival 2024

*VIAGGIATORI & MIGRANTI 2024

CINEMA SANTA TERESA ore 21.00
Verona 21 – 24 marzo 2024

 
Con le sue tematiche improntate alla sensibilizzazione e all’informazione sul fenomeno delle migrazioni, la Sezione VIAGGIATORI & MIGRANTI trova la sua naturale collocazione a marzo nella “Settimana internazionale d’azione contro il razzismo” promossa in Italia dall’UNAR  (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), con il coinvolgimento delle realtà locali impegnate in questo campo. La Sezione VIAGGIATORI & MIGRANTI va ad arricchire le iniziative di animazione territoriale che si realizzeranno in tutt’Italia in questo periodo.
4 serate di full immersion con la cinematografia tematica selezionata dalla direzione artistica del Festival. Partecipano alla selezione lungometraggi che offrano in primis uno sguardo sull’immigrazione interna ed esterna al continente Africa, ma anche opere di cinematografie di qualsiasi nazionalità che raccontino la complessità di partenze, arrivi e permanenze.
La presenza di ospiti autorevoli accompagna il pubblico in un dialogo di approfondimento.
 
Biglietti
Intero: 6,00 euro Ridotto: 4,00 euro (over 65 anni – studenti)



PROGRAMMA
 
GIOVEDÌ  21 MARZO
LE VOYAGE DE TALIA di Christophe Rolin / Belgio, Senegal, Lussemburgo 2022 – 78’

 
Dopo la premiere al BRIFF di Bruxelles nel giugno 2022, il film ha partecipato a più di 20 Festival in tutto il mondo ottenendo numerosi riconoscimenti tra cui il Premio Miglior Attrice Giovane al Black Star International Film Festival (Ghana) e il Premio Miglior Regista al Meta Film Fest (Emirati Arabi).

“Volevo raccontare la storia di una giovane donna afro-belga che sogna l’Africa, che sente il bisogno di appartenere ad un luogo, di sentirsi accettata come una “vera africana”. Ma lei non conosce l’Africa! In Belgio e in Europa abbiamo molte idee sbagliate su come potrebbe essere un paese africano, su cosa sia l’africanità.” Christophe Rolin

Talia, una giovane afro-belga vive con il suo fidanzato a Bruxelles, dove ogni cosa è al suo posto “come un quadro ben sistemato”. Tuttavia decide di partire per il Senegal, suo paese d’origine. A Dakar raggiunge la lussuosa villa della cugina, nella speranza di incontrare la nonna. Ma la nonna non c’è e la villa le appare presto una «prigione dorata». Poi incontra Malika, una misteriosa venditrice ambulante di uccelli.

OSPITI: Veronica Atitsogbe, vicepresidente del Consiglio Comunale di Verona, e il Gruppo “I Baobab di Carta” con Emanuela Gamberoni (UniVr)


VENERDÌ 22 MARZO
DUE FRATELLI di Léonor Serraille / Francia 2022 – 116’

 
Dall’autrice di MONTPARNASSE – FEMMINILE SINGOLARE, l’opera prima che nel 2017 vinse la Camera D’Or a Cannes, nasce questo secondo film, un’analisi raffinata delle sfumature all’interno di una famiglia franco-ivoriana (una madre e i suoi due figli) seguita nel tempo, tra il 1989 e il 2005.

“La società è bugiarda. Dà l’impressione che tutto sia legittimo, ma non lo è: esiste l’emarginazione, quei momenti in cui la società respinge certe persone perché non sono veramente francesi. A me non interessa se le persone sono bianche o nere: si è solo individui. Il mio compagno, ad esempio, è un padre, un insegnante, un amico, ha dei ricordi, legge libri … questa è la sua identità!”. Léonor Serraille

Quando Rose arriva alla periferia di Parigi, Jean ha dieci anni e il suo fratellino Ernest ne ha solo cinque. Il film nell’arco di vent’anni segue la storia dei tre personaggi dividendo il racconto in tre capitoli, ciascuno dedicato ad un protagonista. Ognuno di loro sembra sentirsi inadeguato nei confronti di un paese, della città dove abita e anche di fronte a sé stesso, ai propri sentimenti.

OSPITI: Associazione AfroVeronesi e Jennifer Ezenwa, mediatrice linguistico-culturale

SABATO 23 MARZO
DIRTY, DIFFICULT, DANGEROUS di Wissam Charaf / Libano, Francia, Italia 2022 – 83’

 
Nel 2022, a Locarno, è stato giudicato Miglior Film Europeo vincendo il Premio Label Europa Cinemas e ha aperto le Giornate degli Autori alla 79° Mostra del Cinema di Venezia.

“Non volevo fare un film che fosse l’ennesimo lamento o grido di sofferenza. È così facile far piangere le persone mostrando qualcuno piangere del proprio dolore. Agli occhi del borghese medio libanese i profughi non hanno diritto ad una vita sentimentale, così mi son detto: cerchiamo di essere punk, raccontiamo una storia d’amore e portiamo qualcosa di non realistico in un ambiente estremamente reale. Wissam Charaf

Nella Beirut di oggi, Ahmed, un rifugiato siriano, e Mehdia, una collaboratrice domestica migrante etiope, vivono il loro amore impossibile. Mentre Mehdia si ribella ai suoi datori di lavoro, Ahmed lotta per sopravvivere smerciando rottami metallici di seconda mano. I due amanti non hanno futuro e in egual misura non hanno nulla da perdere. Un giorno decidono di fuggire da Beirut nel tentativo disperato di lasciarsi tutto alle spalle ma le condizioni fisiche di Ahmed peggiorano e il suo corpo lentamente si trasforma.

OSPITE: Amal Mima Karam, formatrice

DOMENICA 24 MARZO
SEMRET di Caterina Mona – Svizzera / Eritrea 2022 – 85’

 
Opera prima della regista svizzera, il film è stato presentato in anteprima mondiale in Piazza Grande per il 75° Festival di Locarno – 2022.

“Sono le crepe e i difetti che mi interessano, come ci formano e come condizionano il nostro futuro. Interferiranno con la vita dei nostri figli? Semret vuole dimenticare tutto quello che le è successo e sceglie di non parlarne per proteggere sua figlia. È convinta che soffocando il proprio passato darà a Joe la possibilità di una vita migliore. Ma la verità inevitabilmente preme per venire a galla.”        Caterina Mona  

Semret conduce una vita modesta e abbastanza isolata con Joe, la figlia adolescente. Lavora in un ospedale, in attesa di essere ammessa ad un programma di formazione per ostetriche. Quando Joe inizia a farle domande sulla sua vita in Eritrea, Semret capisce che non può più nascondere il proprio passato. Con l’aiuto di Yemane, un rifugiato eritreo che lavora come bidello, è finalmente in grado di affrontare i tragici ricordi della sua fuga. Solo così potrà spezzare il filo di dolore che la lega al suo passato.

OSPITE: Jessica Cugini, giornalista di Fondazione Nigrizia