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40° Festival di cinema africano 2021

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PREMIO GIURIA INTERNAZIONALE Panoramafrica – Africa short

La Giuria formata dal critico cinematografico Tahar Chikhaoui, dall’editor e regista Nadja Harek e da Vanessa Lanari esperta di cinematografia africana e letteratura africana francofona, ha decretato i film vincitori: 

  • per il Premio AFRICA SHORT vince il cortometraggio DOAH di Farzad Samsami

Per la forza delle due protagoniste nel ribellarsi ad un sistema che crea un gioco di esclusioni senza fine e la capacità di decostruire i pregiudizi di una società patriarcale.

  • per il Premio PANORAMAFRICA vince il lungometraggio YOU WILL DIE AT TWENTY di Amjad Abu Alala.

Per la straordinaria capacità di raccontare le costrizioni e i vincoli che il giovane protagonista è costretto a vivere in una società rassegnata e immutabile e la eccezionale padronanza delle immagini che scandiscono il racconto.

La Giuria ha deciso anche per una menzione speciale a IT’S NOT A BURIAL, IT’S A RESURRECTIONdi Lemohang Jeremiah Mosese.Per il potente e silenzioso grido di protesta lanciato alle generazioni successive, a cui prestare attenzione prima che sia troppo tardi, per le ingiustizie sociali effettuate troppo spesso in nome del progresso

Le altre Giurie:

  • La Giuria SPAZIO SCUOLE composta da un gruppo di studentesse e studenti dell’Istituto Superiore “Michele Sanmicheli” di Verona ha decretato il film vincitore BINTI di Frederike Migom

Per la semplicità e l’allegria con cui il film si svolge, proseguendo lineare senza buchi di trama e con un buon ritmo che riesce a coinvolgere chiunque lo guardi. Per il messaggio chiaro e mirato che il film offre, trattando però anche temi attuali quali l’immigrazione, l’ambiente, i social (che per la protagonista sono come una seconda casa), l’amicizia e i sentimenti che nella narrazione in poco tempo abbiamo visto nascere inaspettatamente.

La Giuria ha deciso anche per una menzione speciale a ANCORA UN GIORNO dei registi Raúl de la Fuente e Damian Nenow

Per la scelta di voler narrare una storia importante in un mix coinvolgente di animazioni e testimonianze reali dei protagonisti.

  • La Giuria STUDENTI E STUDENTESSE DELL’UNIVERSITÀ DI VERONA, che ha visionato i cortometraggi della sezione AFRICA SHORT, ha decretato vincitore il cortometraggio LE BAIN di Anissa Daoud. 

Con maestria cinematografica, il cortometraggio alterna scene parlate alle sole inquadrature fotografiche, dichiarando forte e chiaro il significativo ruolo del silenzio. Se le parole, infatti, spesso manifestano necessità altrui, la riservatezza del protagonista compete a un campo più intimo, poco accessibile con il semplice suono della voce. I tentativi di dialogo, se non corti o inconcludenti, acuiscono la rabbia repressa, il senso di inadeguatezza e il disagio che crescono in lui. Il tutto è abilmente amplificato dall’espressività gestuale e facciale degli attori nonché da specifici effetti: flash back e crisi allucinatorie interrompono la linearità della trama suggerendo spunti per comprenderne sempre maggiori dettagli.

Il punto di vista scelto tradisce l’innaturale fermezza autoritaria che il protagonista per primo si autoimpone per poter vivere serenamente una quotidianità che sembra non appartenergli. L’abbraccio finale ermetico lascia ampio margine di interpretazione. 

Evocativa e poco invadente, infine, l’iconografia permea tutta la pellicola: l’acqua ricorre dalla scena iniziale del mercato a quella della vasca da bagno, ricomparendo anche nel finale, suggerendoci quindi il titolo del cortometraggio Le Bain.

La Giuria ha deciso anche per una menzione speciale aTUK TUK di Mohamed Kheidr.Si tratta di una storia che incarna le vesti di denuncia sociale degli abusi e delle umiliazioni subite dalle donne di molti paesi, non solo in Egitto. Oltre che di donne, la storia è fatta di uomini che, pervasi dal desiderio di dominare, le infangano nei loro purtroppo vani tentativi di costruirsi il proprio spazio all’interno di una società ancora profondamente maschilista.  La realtà descritta dal film è prossima, attuale, palpabile: penetra senza chiedere permesso alcuno nel cuore di spettatrici e spettatori, imprime in ciascun animo quel lacerante senso di amarezza combattiva di chi incontra l’ennesima ingiustizia.La linearità e la trasparenza della narrazione ci fanno apprezzare il coraggio della protagonista che, nonostante le avversità, mantiene la propria integrità. L’obiettivo è uno solo: scoperchiare quel Vaso di Pandora, che racchiude problematiche sociali sempre più insostenibili, denominatori comuni estremamente ricorrenti: oltre all’emancipazione femminile, emigrazione, malattia, rapporti familiari…. Il risultato finale è quello di un forte coinvolgimento emotivo che conferisce grande valore a questa pellicola. 

  • La GiuriaDELLA CASA CIRCONDARIALE DI MONTORIOPREMIO CINEMA AL DI LÀ DEL MURO che ha visionato i cortometraggi della sezione AFRICA SHORT, ha decretato vincitoreil cortometraggio TUK TUK di Mohamed Kheidr.

Per l’attualità del film che affronta temi quali povertà, immigrazione, discriminazione femminile e ignoranza; per aver delineato la figura di una mamma determinata a farsi carico dei problemi di tutta la famiglia, svolgendo un lavoro prettamente maschile e assumendo entrambi i ruoli genitoriali, per la testimonianza molto importante di questa mamma/coraggio per i figli, per le donne e tutta la società…

  • PREMIO DEL PUBBLICO in sala

per la categoria dei cortometraggi in concorso AFRICA SHORT 

va a TUK TUK di Mohamed Kheidr

per la categoria dei lungometraggi in concorso PANORAMAFRICA 

va a LUSALA di Mugambi Nthiga

  • Il PREMIO “NEW GENERATION”, che coinvolge tutto il pubblico degli studenti e studentesse delle scuole di ogni ordine e grado di Verona, va al lungomtraggio BINTI di Frederike Migon
  • PUBBLICO ONLINE SALA VIRTUALE per la categoria dei cortometraggi in concorso AFRICA SHORT va TUK TUK di Mohamed Kheidr

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