Con lunedì 7 novembre si inaugura al Teatro Camploy (via Cantarane 32, Veronetta) la sezione in concorso Viaggiatori&Migranti, che ci accompagnerà fino a giovedì 10 novembre. La Direzione artistica ha deciso di dedicare la prima giornata di questa sezione, riservata al tema della migrazione, all’isola di Lampedusa, porta d’Europa. Due i film con cui il Festival di Cinema Africano intende rendere omaggio a quest’isola divenuta simbolo di accoglienza: alle ore 18 sarà proiettato Lampedusa in winter di Jacob Brossmannm che vedrà il regista presente in sala insieme a una delle protagoniste del film, Paola La Rosa. A condurre il dibattito sarà presente un caro amico del Festival, noto al pubblico veronese e non solo, il regista Dagmawi Yimer.
Con Lampedusa in Winter vedremo l’isola “primo approdo” del territorio italiano nella morsa di un infelice inverno. I turisti sono partiti e, insieme ai lampedusani, sono rimasti i migranti che combattono per essere portati sulla terraferma. Poiché un incendio ha distrutto il vecchio traghetto che collega l’isola alla terraferma, la sindaca Giusi Nicolini e i pescatori del luogo si danno da fare per ottenere una nuova nave. La piccola comunità ai margini dell’Europa è impegnata in uno sforzo disperato di solidarietà con quelli che molti considerano la causa dell’attuale crisi: i boat people africani.
Alle ore 21 sarà la volta del film fuori concorso Fuocoammare, candidato agli Oscar come Miglior film straniero, e già vincitore dell’Orso d’oro al Festival di Berlino. Nel suo viaggio intorno al mondo per raccontare persone e luoghi invisibili ai più, Gianfranco Rosi è andato a Lampedusa, nell’epicentro del clamore mediatico, per cercare, laddove sembrerebbe non esserci più, l’invisibile e le sue storie. Seguendo il suo metodo di totale immersione, Rosi si è trasferito per più di un anno sull’isola, facendo esperienza di cosa vuol dire vivere sul confine più simbolico d’Europa raccontando i diversi destini di chi sull’isola ci abita da sempre, i lampedusani, e chi ci arriva per andare altrove, i migranti. Da questa immersione è nato Fuocoammare, film che ci consegna una splendida figura di uomo, il medico Pietro Bartolo
A condurre il dibattito con il pubblico in sala sarà Gianni Tomelleri, coordinatore del progetto accoglienza della Caritas Diocesana.
I REGISTI: Jakob Brossmann ha studiato presso l’Università di Arti Applicate di Vienna e attualmente si divide tra le attività di scenografo e regista teatrale e quella di documentarista. Con il suo Lampedusa in Winter ha già ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali
Gianfranco Rosi è nato ad Asmara; nel 1985 si è trasferito a New York, dove ha studiato alla New York University Film School. Nel 1993 dirige Boatman, il suo primo medio metraggio. Nel 2001 presenta Afterwords alla Mostra del Cinema di Venezia e nel 2008 Below Sea Level si aggiudica i premi Orizzonti e Doc/it ai quali seguono numerosi altri premi. Anche El Sicario – Room 164, un film intervista del 2010 su un sicario messicano, si aggiudica numerosi premi internazionali, ma il successo vero e proprio arriva nel 2013, quando il suo documentario Sacro GRA, che racconta vite difficili intorno al Grande Raccordo Anulare di Roma, vince il Leone d’Oro per il miglior film alla 70° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Nel 2016 con Fuocoammare vince l’Orso d’Oro al Festival del Cinema di Berlino.