Ad inaugurare la prima giornata della 38esima edizione del Festival di cinema africano di Verona sarà, alle ore 18, un appuntamento culturale di approfondimento al Circolo del Cinema (via Valverde 32), dove, come gli scorsi anni, torna l’aperitivo con l’ospite. Il primo dei due eventi in programma sarà dedicato a Le poetiche del cinema africanoraccontate dai critici GIUSEPPE GARIAZZO e ALDO NICOSIA.
La serata, presentata da Malice Omondi, prosegue, al Cinema Teatro Santa Teresa (via Molinara 23, Verona) alle 20.30, con la proiezione dei primi due film in concorso, entrambi tunisini, il cortometraggio EVASION e il lungometraggio BEAUTY AND THE DOGS. Dopo il cortometraggio di Rim Nakhli, EVASION, che riunisce tre storie di adolescenti, tra speranza e disperazione. Il FCA proporrà al pubblico in sala un importante film di denuncia sociale. La Direzione artistica, composta da Stefano Gaiga e Giusy Buemi, ha scelto di aprire il Festival con una tematica di universale attualità: la violenza sulle donne. Violenza che nel film avviene in Tunisia, da parte di alcuni agenti di polizia, ma che è dramma frequente in varie latitudini, compresa la nostra.
Beauty and the Dogs è la terza opera della giovane regista tunisina Kaouther Ben Hania, realizzata grazie alla co-partecipazione nella produzione di ben sette paesi: Tunisia, Francia, Svezia, Norvegia, Libano, Qatar, Svizzera.
Ben Hania, sceneggiatrice e regista, nata a Sidi Bouzid, racconta la storia, realmente accaduta, di Mariam Al Ferjani, una giovane studentessa, che, al termine di una festa universitaria, viene stuprata da alcuni agenti di polizia. Inizia così una notte straziante, in cui la ragazza si rende conto che il sistema è dalla parte dei violentatori. Tuttavia non molla, progressivamente cresce in lei la determinazione di lottare per il riconoscimento dei propri diritti e dei diritti delle donne in generale.
Kaouther Ben Hania narra attraverso la settima arte una storia urgente, impiegando tecniche cinematografiche che enfatizzano il senso d’angoscia e d’impotenza. Il film diventa così la rappresentazione di una coraggiosa denuncia contro la repressiva società maschilista non solo tunisina e un inno al coraggio femminile.
Beauty and the Dogs, lo scorso anno, ha concorso nella sezione Un Certain Regard, del 70° Festival di Cannes.