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Mostra installazione alla Biblioteca Civica di Verona

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Dopo l’inaugurazione di sabato della mostra ri-SCATTO, OLTRE LO SGUARDO, visitabile al Museo africano fino al 15 gennaio 2022, un altro momento importante precede l’inaugurazione del 40esimo Festival di Cinema Africano: una mostra installazione presso lo spazio espositivo vetrine della Biblioteca Civica di Verona, CINE AFRICA FRAME STOP 40 anni di cinema raccontano il continente africano a cura di Marco Zanchi, scrittore, produttore, regista teatrale, video maker e visual art design, che ha al suo attivo allestimenti teatrali originali, trasposizioni e adattamenti di opere letterarie al format reading per voci, tracce sonore e immagini, video installazioni, mostre itineranti. www.officinazanchi.it.

La mostra, la cui inaugurazione è prevista per venerdì 15 ottobre alle ore 17.30 presso Sala Farinati della Biblioteca Civica di Verona e che rimarrà in esposizione fino al 15 di novembre, vuole celebrare l’importante traguardo del FCA. L’idea è quella di raccontare per immagini il lungo percorso della manifestazione, posizionando la mostra Frame stop nel cuore culturale della città con un allestimento suggestivo nello Spazio Vetrine della Biblioteca Civica di Verona.

L’incontro alla scoperta del nostro cinema africano verrà accompagnato con la proiezione del bellissimo cortometraggio marocchino, vincitore di numerosi premi internazionali e dell’edizione 2013 del Festival di Cinema Africano di Verona, QUAND ILS DORMENT di Maryam Touzani.

Ospiti del pomeriggio saranno i codirettori artistici del Festival, Giusy Buemi e Stefano Gaiga con Marco Zanchi.

Con FRAME STOP si vuol far memoria della storia che ha accompagnato Verona in questi anni, facendo conoscere alla cittadinanza un cinema inedito. L’idea, nel lontano 1981, era infatti quella di far conoscere l’Africa attraverso il suo cinema e avvicinare in questo modo la gente a un continente pressoché sconosciuto. Si voleva dar voce agli africani in prima persona per raccontare la loro storia e far conoscere la bellezza delle loro culture millenarie troppo spesso oscurate dai report dei media occidentali focalizzati su guerre, calamità naturali, terrorismo e fame.

Ma l’Africa, lo sappiamo, è anche molto altro! E il cinema africano ha aiutato a essere quel mezzo che apre orizzonti e stimoli nuovi per favorire il dialogo, l’incontro tra culture e combattere ogni forma di intolleranza, razzismo ed emarginazione sociale.

In questi 40 anni sono tanti i registi e le registe, critici, artisti, intellettuali, figli e figlie d’Africa e della diaspora, che si sono avvicendati nelle sale cinematografiche della nostra città, hanno impresso sugli schermi, ma soprattutto nelle menti e nei cuori dei fruitori del Festival, l’idea di un continente che, con lucidità di analisi critica, è capace di infrangere stereotipi e pregiudizi.

Festeggiare il 40° significa rendere omaggio alle persone che hanno contribuito alla crescita del FCA; continuare a credere che proprio attraverso quelle immagini e quelle storie, ci venga restituita un’immagine di noi stessi più vera perché riflessa nello specchio dell’umanità.

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