Nel 2013, l’ex dittatore del Ciad Hissein Habré fu
arrestato in Senegal e questo fatto segnò la fine di
una lunga lotta per tutti coloro che sopravvissero
al suo regime. Accompagnato dal Presidente
dell’Associazione delle Vittime del Regime di Hissein
Habré, Mahamat-Saleh Haroun è andato ad
incontrare coloro che scamparono a questa tragedia
e chi ancora porta le cicatrici dell’orrore sulla
carne e nell’anima. Grazie al loro coraggio e determinazione,
le vittime hanno compiuto un’impresa
senza precedenti nella storia dell’Africa: quella di
portare a processo un Capo di Stato.
Il Regista
Mahamet-Saleh Haroun vince nel 1994 il premio della critica
per il suo primo cortometraggio, Maral Tanie, a seguito del
quale dirige Bye-bye Africa il suo lungometraggio d’esordio, con il quale si aggiudica il Premio per la Migliore Opera Prima al Festival di Venezia del 1999.
Seguono Abouna (Nostro Padre), Daratt-Dry Season (Premio speciale della Giuria al Festival di Venezia 2006), A Screaming Man (Premio della Giuria al Festival di Cannes 2010), Grigris (in concorso nella sezione ufficiale del Festival di Cannes 2013). Nel 2010 riceve il Premio Robert Bresson alla carriera.
- Titolo: Hissein Habré, une tragédie tchadienne
- Regista: Mahamet-Saleh Haroun
- Nazionalità: Ciad
- Anno di uscita: 2016
- Tipologia: Lungometraggio
- Durata: 82 min
- Interpreti:
- Tematiche: fine di una dittatura,
- Lingua: locale – sottotitolato in italiano
- Consigliato a: tutti
- Anno di presentazione al FCAVR: 2016
- Anno di premiazione al FCAVR: