AFRICA SHORT | I Vincitori AFRICA SHORT 2024

AFRICA SHORT giugno 2025 | I Vincitori


La GIURIA INTERNAZIONALE composta da Khadija Adly, Amartei Armar e Nassïm Belkaïd ha decretato vincitore del Premio Miglior Cortometraggio AFRICA SHORT 2025

MY BROTHER, MY BROTHER di Abdelrahman e Saad Dnewar

“Per la sua rara potenza emotiva, la sua maestria narrativa e visiva, e per il modo profondamente umano in cui affronta la memoria, la separazione e il legame indissolubile tra due persone…

Questo film è sorprendentemente accurato, dove l’intimo diventa universale.

Attraverso una miscela di animazione e riprese reali, i registi ci offrono un’opera al tempo stesso poetica e straziante, che riflette i veri limiti del formato cortometraggio…

Siamo rimasti commossi e colpiti dal cinema moderno che la nuova generazione può offrirci…

Questo film ci ricorda che il cinema, anche nella sua forma più breve, può contenere l’infinito del cuore umano.”

La GIURIA INTERNAZIONALE assegna anche tre Menzioni Speciali e una Menzione per l’Interpretazione:

“Un film con immagini pressoché perfette, che racconta una storia significativa per la memoria dei popoli colonizzati. La giuria ha deciso di assegnare una Menzione Speciale, considerata un vero e proprio premio della giuria, a un’opera prima che riesce a mettere in mostra una narrazione potente e coinvolgente.”
“La regista è elogiata per il suo trattamento sensibile ed essenziale di un argomento ancora troppo marginalizzato, in particolare nelle società nordafricane e africane: il problema dell’autismo. Con il suo sguardo accurato e umano, apre uno spazio di riflessione tanto necessario…”
“Per la sua capacità di affrontare con delicatezza e profondità i temi della differenza e dell’innocenza, attraverso una messa in scena sobria e una regia toccante.”
“Questo riconoscimento è stato conferito alla giovane attrice AVUMILE QONGQO del film THE LAST RANGER per la precisione della sua interpretazione e la sua straordinaria capacità di adattarsi alla complessità del ruolo.”

Premi della GIURIA STUDENTI E STUDENTESSE DELL’UNIVERSITA’ DI VERONA

La GIURIA STUDENTI E STUDENTESSE DELL’UNIVERSITA’ DI VERONA, coordinata dalle docenti Mita Bertoldi ed Emanuela Gamberoni, assegna il PREMIO AGSM AIM “AMBIENT-AZIONE: Immaginare il Futuro, Custodire il Presente” a:

LANGUE MATERNELLE di Mariame N’Diaye

“La complessità della diaspora è raccontata attraverso la storia di una famiglia e l’uso della lingua: quella tradizionale del Paese di origine (il Mali) o quella nuova del Paese di destinazione (la Francia).

Attraverso il rapporto tra madre e figlia, la regista mette in risalto le difficoltà che integrarsi in una nuova cultura comporta: la lontananza della madre dal paese d’origine la porta a rafforzarne il legame proprio grazie al complice uso della lingua tradizionale con la figlia.

Tuttavia, la necessità di apprendere la lingua francese, promossa anche dal marito e padre, porta a una barriera simbolica tra madre e figlia, barriera che l’amore della madre fa superare nella non facile scelta finale.

Il cortometraggio sa trasmettere, con semplicità ed efficacia, la sfida che le famiglie migranti devono affrontare per facilitare la vita dei propri figli, in equilibrio tra la malinconia e la sicurezza di ciò che si è lasciato e le opportunità che la meta d’arrivo si pensa offra, nel più ampio quadro della sostenibilità globale.”

La Giuria Student* UNIVR assegna anche due Menzioni Speciali a:

“Il regista intreccia misticismo con il sempre attuale tema della siccità, che oggi più che mai colpisce molte regioni del mondo causando carestie e migrazioni di intere comunità. In questo giallo insolito, un figlio segue le tracce lasciate dalla morte del padre, mentre un intero villaggio ne celebra la presunta resurrezione. In un cortometraggio in cui la religione permea la trama, la vera protagonista è la pioggia, tra mistero spirituale e crisi climatica.”
“Con delicatezza e commozione, il cortometraggio narra la vita di due fratelli gemelli, insieme sin dal grembo materno. La particolare tecnica utilizzata racconta in modo profondo e poetico i sogni e le riflessioni dei bambini che diventano adulti e l’unicità del forte legame che li permea. A ciò si aggiunge un sogno artistico che si realizza, nonostante il doloroso e inevitabile destino.”

PREMIO CANTÙ assegnato dal PUBBLICO