AFRICA SHORT | I Vincitori AFRICA SHORT 2024

AFRICA SHORT giugno 2024 | I Vincitori


La GIURIA INTERNAZIONALE composta da Hichem Yacoubi, Malika Chaghal e Mohamed Thabet all’unanimità ha decretato vincitore del Premio Miglior Cortometraggio AFRICA SHORT 2024

PHOTOGRAPH di AlMohannad Kalthom

“Per la sceneggiatura e la storia dei due orfani protagonisti le cui vicende hanno una risonanza con l’attuale atrocità del conflitto in Palestina e raccontano i danni della guerra sui bambini e lo sfruttamento della povertà da parte di persone opportuniste.

Per la direzione degli attori e la recitazione dei due ragazzi.

Il Film rimane sobrio e dignitoso ed evita il pietismo. La vita continua, nonostante tutto, in un paese devastato. I bambini continuano a giocare ai soldati con il kalashnikov di legno e lavorano raccogliendo tutto quello che riescono a trovare per sopravvivere ignorando la guerra.”

La GIURIA INTERNAZIONALE assegna anche una Menzione Speciale a:

“L’obiettivo del cinema è soprattutto saper raccontare e la regista ha saputo emozionarci con la storia del suo protagonista che ci ha toccato e commosso moltissimo.
Quando la storia è forte, l’aspetto tecnico non esiste e lascia spazio a quello emotivo. La regista è riuscita in questa impresa attraverso il racconto e la sobrietà della sua messa in scena.
Ci è piaciuto molto il rapporto con la natura, il lato spirituale, la musica, la recitazione.”

Premi della GIURIA STUDENTI E STUDENTESSE DELL’UNIVERSITA’ DI VERONA

La GIURIA STUDENTI E STUDENTESSE DELL’UNIVERSITA’ DI VERONA premia:

L’ENVOYÉE DE DIEU di Amina Abdoulaye Mamani

“In pochi minuti il cortometraggio riesce ad avvolgere e coinvolgere totalmente il pubblico, immergendolo nella tragicità della vicenda narrata, nella jihad, in una tranquilla giornata di mercato.

L’ impatto emotivo è forte, sapientemente calibrato tra sguardi, silenzi, flashback di una infanzia serena con la madre e il sacrificio da kamikaze ingiusto e inaccettabile, in nome di quale Dio.

La narrazione è struggente, incalzante, misurata dallo scandire dei minuti; mantiene straordinariamente alta la tensione tra la speranza di un evento improvviso – che possa cambiare il destino della protagonista – e la cruda ineluttabilità di un finale drammatico.”

La Giuria Student* UNIVR assegna anche due Menzioni Speciali a:

“Il cortometraggio è delicato e commovente.
Il legame di una vita è restituito con un equilibrato intreccio di una accurata fotografia e toccanti inquadrature di mani e volti.
Colpisce come la regista sia riuscita a intersecare sapientemente malattia e ricordi, pratiche di cura e carezze giovanili.
Il tema della malattia e dell’inevitabile oblio e separazione è giocato tra sguardi e pensieri nel contesto di un Libano in crisi.”
“Il cortometraggio è d’impatto per il tema decisamente contemporaneo.
Attraverso e attorno alla protagonista, una interprete per i richiedenti asilo, si dipanano i molteplici punti di vista nel contesto di una burocrazia inefficace e fredda quando si parla di accoglienza e di permessi di soggiorno.
A Rim, portatrice anch’essa di una storia personale tragica, è richiesta una inumana neutralità.
Ciò porta il pubblico a spostarsi su un piano etico, di immedesimazione: rispetto alla sua decisione finale di reagire come può alla burocrazia, cosa farebbe ognuno di noi?”

Premio della GIURIA 37135

“È con grande onore che decretiamo THE VOICE OF OTHERS di Fatima Kaci vincitore di questo festival per la nostra GIURIA 37135, che aveva il compito di osservare i cortometraggi con lo sguardo di chi ogni giorno vive Borgo Roma, un quartiere vivace, seppur segnato da fragilità e contrasti sociali.

Migrazione e rifugiati sono quotidianamente sotto l’attenzione dell’opinione pubblica, ma le storie personali dietro questi temi rimangono, troppo spesso, invisibili. Se a volte i volti emergono, le voci restano inascoltate.

Il corto vuole andare oltre la ricostruzione della tragedia del viaggio, cerca di esplorare l’esperienza delle persone oltre i numeri e le conseguenze di un trauma che si portano dietro anche dopo essere arrivati in Europa.

Quest’opera non solo ha saputo intrecciare l’arte con la realtà quotidiana, lavorando sulla legittimità della voce e dell’esperienza vissuta; ha anche offerto uno sguardo profondo sulle dinamiche migratorie, temi tanto attuali quanto universali.”

La Giuria 37135 assegna anche una Menzione Speciale:

“La GIURIA 37135 ha voluto assegnare una menzione speciale ad un cortometraggio che racconta la dinamica migratoria vista dai momenti che precedono la partenza del viaggio alla ricerca di un futuro migliore. Ciò che ci ha colpito è il racconto di una storia tragica ma allo stesso tempo di speranza, avvalendosi di pochissimi dialoghi e puntando su una fotografia ad alto impatto.”

Premio della GIURIA AFROVERONESI

La GIURIA AFROVERONESI premia L’ENVOYÉE DE DIEU di Fatima Kaci:

“per la delicata tematica trattata con un linguaggio semplice e diretto, molto toccante, che riesce a coinvolgere il pubblico fin dai primi secondi, grazie anche alla sceneggiatura ben scritta;

per la storia della protagonista che è molto forte. Fino alla fine vuoi sperare che si salverà, speri nel lieto fine, per cui tutto il tempo della ricerca della bimba al mercato è vissuto con coinvolgimento e intensità;

per la tenerezza trasmessa.

In fin dei conti la protagonista è pur sempre una bimba, che cerca la madre, il suo sguardo amorevole fino all’ultimo istante.

Fa venire i brividi pensare che una bambina trascorra gli ultimi minuti della sua vita con la consapevolezza che finirà presto, per cui lo spettatore al tempo stesso vive in uno stato di angoscia e dolcezza.

Oltre che per il suo valore narrativo e drammaturgico, vogliamo premiare questo titolo per il suo significato sociale. Spesso i cosiddetti kamikaze sono persone indotte ad agire contro la propria volontà, alle volte sono bambini, e il film evidenzia la codardia che si cela dietro chi dice di compiere azioni violente in nome del proprio dio. Sottolinea anche come troppo spesso l’opinione pubblica associ Islam a Terrorismo, un binomio che non è corretto e che lede la comunità religiosa Islamica che ovviamente non si riconosce nelle azioni violente, criminali e disumane che compiono questi gruppi terroristici.”

La Giuria AFROVERONESI assegna anche una Menzione Speciale.

“La GIURIA AFROVERONESI assegna una MENZIONE SPECIALE al cortometraggio che con leggerezza e ironia è riuscito a raccontare la realtà di tante coppie che ancora oggi vivono con difficoltà la propria relazione in pubblico per motivi di carattere culturale.
 
Con ingegno e semplicità, i due protagonisti riescono finalmente a darsi questo tanto desiderato bacio, senza l’indignazione od opposizione delle persone attorno a loro.
 
Abbiamo molto apprezzato come questo film riesca a strappare un sorriso al pubblico, facendolo anche riflettere.”