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33° Festival di Cinema Africano 2013

2013

GIURIA UFFICIALE composta da Eléonore Yameogo, regista, Massimiliano Troiani, fotografo e regista teatrale e cinematografico e Az Larabe Alaoui, regista, produttore, scrittore e critico ha decretato come vincitore della sezione:

PANORAMAFRICA
Miglior lungometraggio: LES ENFANTS DE TROUMARON di Harrikrisna & Sharvan Anenden

MENZIONE SPECIALE: ZÉRO di Noureddine Lakhmari

AFRICA SHORT
Miglior Cortometraggio:
QUAND ILS DORMENT di Maryam Touzani
MENZIONE SPECIALE: ADAMT di Zelalem Woldemariam

AFRICA DOC
Miglior Documentario: 
ESPOIR VOYAGE di Michel K. Zongo
MENZIONE SPECIALE: LAND RUSH di Osvalde Lewat & Hugo Berkeley

PREMIO DEL PUBBLICO 2013: PARFUMS D’ALGER di Rachid Benhadj

PREMIO SEZIONE VIAGGIATORI E MIGRANTI: LE MONDE EST COMME CA di Fernand Melgar
Per la forza e la profondità con cui ha raccontato la vergogna dei respingimenti e il dramma della perdita della dignità umana quando vengono negati i diritti universali della persona.

2 MENZIONI SPECIALI:
MOHAMED  IL PESCATORE di Marco Leopardi
Per lo sguardo intimo e introspettivo nel dramma del viaggio, per il messaggio di accoglienza e amicizia raccontato con raffinatezza dello stile.
THE JOURNEY- AFRICANI A VERONA di Ewanfoh Obeli Peter
Per la scelta di raccontare l’avventura degli africani a Verona e come incoraggiamento a continuare il cammino e l’impegno cinematografico.

PREMIO SCUOLE IL COLOMBRE (studenti Istituto Galilei):
ADAMT
Ci è sembrato il film più vicino alle nostre vite; il legame con la musica, con un sogno da realizzare, col guardare dentro noi stessi è un legame che tiene strette le nostre vite di giovani. La musica stessa, sempre più linguaggio universale, è un qualcosa che da sempre è nostro simbolo, legato al nostro desiderio di apparire e metterci mostra. Anche la storia in sé è stato qualcosa che ci ha fatto sentire il film più vicino: la voglia di questo ragazzo di partecipare a un festival è la voglia di qualsiasi giovane di riuscire, di provarci per realizzare un sogno e non limitarsi a rimanere nell’ombra. Noi siamo studenti, ragazzi di quarta superiore, abbiamo sentito particolarmente vicino il ragazzo e la vicenda ed è per questo che abbiamo giudicato Adamt come miglior film.

DUE MENZIONI SPECIALI:
BON VOYAGE di Fabio Friedli, per come ha saputo condensare in soli sei minuti e con un’animazione secondo noi geniale un tema notevolmente attuale, quello dell’immigrazione, senza tralasciare nessun aspetto di questo grande problema.

LITTLE ONE di Darrel Roodt, perchè è stato trovato da noi un film molto dolce con un tema importante, la violenza, trattato in maniera molto leggera senza crudeltà, scene troppo dure, ma con molta naturalezza. La storia di un bambino ritrovato e poi ricondotto ai veri genitori e forse un po’ usata, ma vederlo calato in una vicenda un po’ particolare e soprattutto visto dal punto di vista africano lo ha reso per noi il film che dopo Adamt abbiamo sentito più vicino.

PREMIO STUDENTI 2013:
LITTLE ONE di Darrel Roodt

PREMIO ASAV (Associazione studenti africani Verona):
PARIS MON PARADIS di Eléonore Yaméogo.
Partendo dal tema del festival “KALEIDOSCOPE” siamo andati a ricercare le tematiche che rispondono ai punti di vista in perenne metamorfosi per concepire evoluzioni e prospettive nelle loro diverse dimensioni. È triste vedere la Terra Madre che dice arrivederci ai suoi figli sperando che trovino un futuro migliore nel vecchio continente, mentre invece spesso si ritrovano in una condizione infernale senza documenti e devono darsi da fare per sopravvivere. Noi che viviamo in occidente dobbiamo continuare a raccontare ai nostri cari in Africa la nostra condizione come se fossimo in un mare d’oro o raccontare la verità?
MENZIONE SPECIALE: LES ENFANTS DE TROUMARON di Harrikrisna e Sharvan Anenden.

PREMIO AL DI LA’ DEL MURO: ANDROMAN di Az Larabe Alaoui
Abbiamo scelto Androman per diverse motivazioni: per ciò che ci ha raccontato il regista, presente alla proiezione, che ha voluto indagare usi e abitudini di un paesino della campagna marocchina, caratterizzate da una forte subordinazione della donna; per la figura della protagonista, per il suo coraggio, e per quella del compagno che l’ha incoraggiata e che è arrivato a dare la vita per lei; per i suoi meravigliosi paesaggi, per gli attori,  la storia: perché racconta di un riscatto.

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