“Difret” in etiope significa avere coraggio, osare. Il titolo rappresenta con efficacia il senso della vicenda anche sul piano produttivo. Alle origini del film ci sono personaggi reali: la produttrice è la sempre più impegnata sul piano sociale Angelina Jolie e alla regia c’è qualcuno che, seppur residente negli Usa, ha le proprie radici in Etiopia ed è lì che ha preteso (e ottenuto) di andare a girare un’opera che ha vinto al Sundance.
Nella vicenda di Hirut si intrecciano le due tensioni che attraversano, seppur con caratteristiche diverse, più di un Paese del continente africano. Da un lato la progressiva emancipazione delle donne che trova nelle città occasioni per affermarsi e dall’altro un mondo rurale in cui vigono regole imposte dai maschi e la più completa sottomissione della donna all’uomo. Ai tribunali previsti dall’ordinamento statale si sovrappongono le “corti di giustizia” che si riuniscono in un campo sotto un albero e in cui nessuna donna è presente. Hirut ha difeso la propria dignità di essere umano e questo la allontana dalla comunità proiettandola in una realtà aliena, quella della città in cui rumori e stili di vita la disorientano.
Accanto a lei Meaza (a cui è stato assegnato un prestigioso riconoscimento per l’attività svolta) che rivede nella ragazzina la stessa esigenza che provava lei quando aveva la sua età: il bisogno di far compiere all’intera società il passaggio necessario che porti a una trasformazione profonda dei costumi. Il magistrato che rappresenta l’accusa è una perfetta rappresentazione della difficoltà dell’impresa: vive in una realtà che dovrebbe favorirne l’apertura mentale ma resta legato ai pregiudizi maschilisti che gli sono stati inculcati. Ci vuole davvero coraggio per sfidare regole, scritte e non, come ha fatto Meaza Ashenafi riuscendo al contempo a ‘leggere’ una realtà in cui gli happy end non sono poi così happy.
Il Regista
Zeresenay Berhane Mehari è nato e cresciuto ad Addis Abeba, a tre ore dal paese in cui si svolge la storia di Difret. Ma della pratica del rapimento a scopo di matrimonio, la Telefa in amarico, ne ha sentito parlare unicamente dalla stampa e nei dibattiti televisivi.
- Titolo: Difret – Il Coraggio di Cambiare
- Regista: Zeresenay Berhane Mehari
- Nazionalità: Etiope
- Anno di uscita: 2014
- Tipologia: Lungometraggio
- Durata: 99 min
- Interpreti: Meron Getnet, Tizita Hagere, Haregewoin Assefa, Shetaye Abreha, Mekonen Laeake
- Tematiche: Condizione femminile, donne, infanzia, educazione, matrimoni forzati
- Lingua: italiano
- Consigliato a: adulti, ragazzi dai 16 anni
- Anno di presentazione al FCAVR: 2015
- Anno di premiazione al FCAVR: 2015 – Menzione Speciale Sezione PANORAMAFRICA